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14 aprile 2013

Ho visto umani che voi umani non potete neanche immaginare

Tipo che ho visto uomini grassi, calvi e brutti accanirsi contro le donne che preferiscono gli stronzi - dicono sempre così, e io penso che non mi piacciono gli stronzi ma nemmeno quelli che sono grassi, calvi e brutti e hanno i denti marci, la forfora, e sembra che non si siano mai dico mai cambiati la maglietta. E invece eccoli lì che tirano fuori il più bieco e gretto dei sessismi: il sessismo di chi non ha nemmeno la decenza di lavarsi le ascelle ma pretende comunque una fidanzata che sia bella e porca quanto quelle dei porno giapponesi con cui sono cresciuti, invecchiati, marciti ma non del tutto morti - e puzzano, materia cerebrale in avanzato stato di decomposizione. Omicidio-suicidio.

Ho visto la sicumera - ho visto lo snobismo nell'outsider al liceo, quello che dice che i compagni di classe lo prendono in giro perché è diverso e ascolta musica che nessuno conosce ma proprio nessuno, tipo David Bowie ma e non è mai diverso, è solo più stronzo degli altri, anzi è stronzo come loro - tale e quale a loro, il segreto sta nella mera uguaglianza perché il di più è sempre sempre ben accetto. E li ho visti affrontare seriamente la questione del bullismo appena dopo aver passato il pomeriggio a trollare i dodicenni su Twitter.

E li ho visti abusare del concetto di orrore, gente orrenda che parla di orrore commuoversi per l'Olocausto e dall'altra parte della barricata li ho sentiti gridare "E allora le foibe?" e tra le barricate a cavalcioni coi coglioni dolenti ho visto quello che li fotte tutti e cita il genocidio degli Armeni, degli Indiani d'America, dell'ennesimo popolo sterminato di cui non importa a nessuno. Perché la verità è che non importa a nessuno e il vero orrore è non riuscire ad ammetterlo - non rassegnarsi al fatto che non sentiamo niente, non vediamo niente, e che l'unico orrore di cui ci importi realmente è la nonna che muore, perché ho anche visto che in ogni vita difficile c'è qualche nonno che muore.
E non venite a parlarmi di rispetto, non ditemi che è questione di rispetto e di forma perché fingere, sì fingere che ci importi qualcosa dei genocidi degli altri e giocare la carta di chi conosce la storia insanguinata che sia più di nicchia: ecco quella è la vergogna, quello è cagare in faccia ai morti e i morti, tutti, non fanno mica del male a nessuno e gradirebbero non essere ricordati. E vorrei che li lasciassero stare, vorrei che i morti riposassero in pace - e non è da Dio che dipende, ma dagli uomini.
E li ho visti dedicarsi alla cultura, fare cultura, sbrodolare arte - e subito dopo li ho visti accanirsi a un buffet, li ho sentiti puzzare di vino rosso e formaggio, affondare le mani nel pane e le mani nella bocca, li ho visti erano uomini e donne di tutte le età, sudavano e si accanivano sul cibo in un'orgia infernale di germi, briciole, dita appiccicose.

Ho partecipato a ogni riunione sono entrata in ogni circolo ho assunto un cipiglio interessato ad ogni iniziativa ad ogni evento - ho fatto le scuole e l'università ho manifestato contro la riforma Moratti e ho smesso ai tempi di quelle contro la riforma Gelmini. Perché io non so esattamente come e quando sia successo ma so che a un certo punto ho capito ed è lì che ho iniziato a ciondolare tra la solitudine e la collera - e più le persone esibivano presunte similitudini col mio carattere e i miei gusti più le disprezzavo, perché le guardavo e facevano schifo eppure si ostinavano a parlare delle cose che amo, delle cose che per me sono importanti, trattandole come fossero roba loro senza mai averle comprese, perché troppo imbecilli per farlo, si ostinavano ad associarsi a me, definirsi miei simili. E' il motivo per cui tra una festa a Casa Pound e un 25 aprile in Piazza Duomo io scelgo la festa a Casa Pound: perché dovete costringermi a vedere di nuovo, schiumare bile di nuovo sulla pochezza della gente allora preferisco che sia gente con cui almeno non ho nulla in comune - perché tu sì proprio tu che su Facebook non fai che parlare di quanto ti piacciono libri e ti fotografi nei prati bella coi capelli al vento e i libri, sempre i libri, ecco non hai niente di diverso da quella che si fotografa nel bagno con le tette di fuori perché desiderate la stessa cosa (e ne volete almeno 20 e non sono i centimetri ma i like su Facebook) ma no, no voi siete diverse la verità è che siete solo più bugiarde perché usate un libro per vendervi, ma è proprio la stessa cosa che affonda le radici nella stessa bugia.

*

Ma la cosa importante che volevo scrivere è che ho visto tutte queste cose ma non ho visto te, e sei stato il primo a cui le ho raccontate e il primo che ha compreso perché aveva compreso prima di me. Ho visto tutte queste cose e non ti ho visto, non eri alle manifestazioni e non eri tra le barricate, non hai mai imparato a gridare, non hai mai voluto emergere, farti spazio, accaparrarti un pezzo di pane, mischiare la tua carne a quella degli altri. Credo di esserti inciampata addosso mentre non facevi niente, impegnato a essere vero e dignitoso nel silenzio pulito degli assenti. Ho amato immediatamente il nulla che ti portavi appiccicato addosso, il perfetto anonimato che consiste nel non appartenere a nessun gruppo, nell'appartenere effettivamente e soltanto al proprio nome, essere il singolo tra gli altri - essere diverso, probabilmente migliore ed è prendendoti le mani che è scesa la sera e ho potuto fermarmi, accostare la mia carne alla tua, trovare concretezze su cui appoggiare le ossa mentre ciondolavo tra la solitudine e la collera. 

Insomma ho chiuso gli occhi, e finalmente ho visto te.

12 commenti:

  1. E' un post stupendo!
    Stupendo perchè hai descritto perfettamente gli "ideali" di molti nostri coetanei (i falsi attivi politicamente,i falsi attivi socialmente,i falsi e basta. Quelli che ti dicono che "la storia non si dovrebbe ripetere" sebbene non abbiano capito un cazzo di quelle quattro paginette del libro dove han semplicemente RIASSUNTO ciò che è successo;quelli che ti dicono "non ho nulla contro gli omosessuali" ma al pensiero che qualcuno del loro stesso sesso ci possa provare con loro mettono subito le mani avanti....quelli che dicono "ho mandato un sms per gli alluvionati di non so dove" ma poi prenderebbero a calci un barbone che fa l'elemosina...).
    Stupendo perchè hai detto la tua senza troppi giri di parole e senza autocensurarti per non "offendere" qualcuno.
    Stupendo perchè hai trovato qualcuno che ti completi e che sappia capirti senza obbligarti ad esser parte integrante di un'etichetta attaccata con lo sputo.
    E dopo aver fatto questo piccolo soliloquio,vorrei dire la mia:
    una ragazza che ama i libri è una ragazza fantastica. Una ragazza che dice di amare i libri e si fa fotografare circondata da libri di Fabio Volo,Kinsella,Spark e compagnia bella o da libri "importanti" di cui conosce solo la trama....beh,non credo sia una vera amante della lettura,ma una amante dei titoli che fanno auge.
    Poi,ovviamente,è solo un mio punto di vista. :)

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    1. Ti ringrazio per tutti questi complimenti e per aver compreso :) Mi fa molto piacere, hai capito esattamente ciò che intendevo.

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  2. se ci si ferma al discorso "storico" (perché se attacco con quello "letterario" allora sì che non la finisco più), io sto sviluppando da tempo la concezione che la storia NON andrebbe insegnata, perché è proprio raccontando come le cose sono andate in passato che la gente viene formata a pensare in quegli stessi modi. a me, per dire, non sarebbe mai venuto in mente di poter discriminare i negri o gli ebrei, se a otto anni non mi fosse stato detto che nei secoli scorsi (si, vabbè, tuttora) è stato fatto. lo stesso vale per tutti i conflitti, territoriali, religiosi, ideologici eccetera, che esistono da sempre. se ogni generazione fosse resettata, penso che ripartirebbe senza il "debito" del passato, e senza doversi sentire obbligata a portare avanti le stesse (inutili) battaglie.

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    1. Forse, o forse dacci 20 anni di tempo e si farebbe esattamente la stessa cosa. In realtà non intendevo indagare sui perché, bensì sui "come" - come le persone si rapportano all'orrore, la mia personale concezione di rispetto che non ha niente a che vedere con quella degli altri. E non perché io sono migliore, solo perché io ho la repulsione per le bugie.
      Notevole però questa cosa che hai detto, ricordo che quando ho spiegato a un ragazzino qualcosa sull'Olocausto (era legato alla scuola, non ricordo bene) e gli ho detto che hanno ammazzato 6 milioni di persone lui ha semplicemente sgranato gli occhi e ha detto, testualmente "CAVOLO! Ma perché?" curiosissimo, come se si parlasse, che so, di donne e motori. Straordinario.

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  3. A volte in questi post mi sembri un po' troppo carica di odio, e questo alla lunga non porta niente di buono (che sia il karma o il fatto che "siamo tutti sulla stessa barca" il risultato non cambia).
    Secondo me è più difficile vedere il buono che c'è in una persona, che chiunque su questa terra sia pieno di arroganza e di ipocrisie lo sappiamo fin troppo bene, e non ce ne viene niente.

    Marco

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    1. Più che di odio si tratta di solitudine - dell'impossibilità di fare gruppo anche quando dovresti essere tra persone che tecnicamente ti somigliano, prendi un concerto di Guccini, una manifestazione. E poi certo, se stessi sempre così avrei un karma decisamente pesante e so bene che non serve a niente, ma è solo un post - e in generale, solo un blog, bisogna attuare un processo di selezione.

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  4. vanna, questo post è un capolavoro. meraviglioso (parole che condivido in pieno) e tragico (mi ha centrato in mezzo al petto e messa in discussione). grazie. continua a scrivere, tanto.

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    1. Grazie Giulia, mi fa piacere di essere riuscita nell'intento e in questo momento sono pure mezza commossa :D Continuerò a scrivere sì, è proprio una brutta abitudine che non riesco a evitarmi, come mangiarsi le unghie.

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  5. Vanna, io apprezzo la voglia e l'impulso di mettere certi pensieri su carta con questo slancio ma questa volta - e anche nel post successivo - non mi trovo d'accordo con il tono ne' le parole. Mi pare che proclamarsi individui mentre allo stesso tempo si scrive un post che per 3/4 compie una grossa generalizzazione nei confronti di giovani che - come te, come me - forse sbagliano, forse si aggregano in maniera piatta, proprio perche' stanno cercando quell'individualita'. Come detto, capisco la frustrazione e la rabbia, ma in questo contesto proclamarsi sopra la massa, quando si ha, come dici, una necessita' di integrazione 'vera', mi sembra improduttivo, mi sembra una negazione di una seconda chance ad un altro essere umano, e ci tenevo a dirtelo perche' ti stimo. Un bacio. Livia

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    1. Ciao Livia :) Dunque, in realtà c'è una grossa differenza tra questo post e il successivo, mi spiace che dal blog non sia emersa. Questo post ("ho visto cose") nasce in seguito, a caldo, a un episodio realmente avvenuto che in realtà con la politica non ha nulla a che vedere - e non vuole in realtà mostrare la pochezza del genere umano ma la ricchezza del singolo, in questo caso, del MIO singolo che non sono io, ma la persona con cui ho la fortuna di stare. Quindi, più che un post arrabbiato voleva essere un post d'ammore, ma mi rendo conto che sia facile fraintenderlo :D

      Per quanto riguarda il post dopo invece hai assolutamente ragione, quello che è incazzato e basta. Di nuovo, i riferimenti alla vita reale sarebbero tantissimi ma non avendo più 15 anni tento di scrivere ciò che riesco senza offendere nessuno che abbia un nome o un cognome. In realtà ciò che non riesco a dire (ma forse dovrei crearci un post ad hoc!) è quanto in realtà sotto all'intolleranza di ciò che scrivo ci sia l'assoluta apertura mentale che mi permette di guardare le persone per quelle che sono e, alla fine, assolvo tutti tranne forse me stessa.

      Spero si sia capito qualcosa :) Grazie mille, al solito i tuoi commenti sono sempre tra i più costruittivi.
      Bacione

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  6. *mi pare un controsenso proclamarsi individui

    (Scusa, scrivo dal lavoro e ho perso un pezzo.)

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  7. Se non credessi che fossi una persona aperta di mente non perderei tempo a commentare, credo. ;)

    Bacino (e complimenti per la laurea, oh!)
    Livia

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