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25 febbraio 2012

Anche se non ci sei, io mi giro a cercarti


A Harry si erano addormentate braccia e gambe. Rimase immobile, con il foglio miracoloso tra le dita insensibili, mentre una sorta di tranquilla eruzione interiore lo inondava di gioia e dolore in pari misura. Barcollò fino al letto e si sedette. Rilesse la lettera, ma non riuscì a coglierne più il senso della prima volta,e si ridusse a fissare la grafia. Lei scriveva le G proprio come lui: le cercò tutte, parola per parola, e ciascuna gli parve un amichevole saluto scorto attraverso un velo. Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, e che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l'inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio. 
Si asciugò gli occhi con impazienza e rilesse la lettera, questa volta concentrandosi sul significato. Era come ascoltare una voce che ci si ricorda solo in modo vago.
 (J. K. Rowling, Harry Potter e i doni della morte)

Alcuni probabilmente penseranno che è sciocco commemorarti su un blog, altri sosterranno che è patetico che io lo faccia con le parole della Rowling, righe incomprensibili forse per chiunque non sia un accanito sostenitore di Harry Potter e della sua lotta contro i demoni, demoni che infestano l'anima e ci suggeriscono di diventare cattivi perché avremmo tutte le ragioni per farlo - credo sia questa la vera guerra di Harry, credo sia questo il senso ultimo della favola in sette volumi che mi ha accompagnata nella crescita e sta continuando a farlo.
Ho letto un numero incalcolabile di libri nella mia giovane vita: romanzi russi d'un migliaio di pagine, Grandi Classici, scritture sperimentali, saggistica contorta e poemi in endecasillabi, ma in nessuno di essi ho trovato niente di più adatto da pubblicare, ricopiare e rileggere in questo giorno, in questa data, e pensando a te - che non sei più corpo, non sei materia, atomi, molecole, a te che sei andata, svanita nell'aria e nella terra, impalpabile eppure presente in me, in quella carne soffice tra la pancia ed il cuore.
Harry capirebbe, J.K. Rowling capirebbe.
Buon compleanno, ovunque tu sia.

3 commenti:

  1. Non mi sembra né sciocco né patetico. Rivela una profondità. E mi colpisce che tu metta "pietà" come etichetta...

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  2. Ti chiedo perdono, forse mi sono intromessa in un post molto tuo, privato. Ma mi è sembrato così bello, che non ho resistito a passare di qua e lasciarti un saluto.

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  3. Invece questo è un commento bellissimo, non ho niente da perdonarti, anzi, grazie mille :) ripassa quando vuoi!

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