expr:class='"loading" + data:blog.mobileClass'>

24 febbraio 2012

Disaster Date

Come già detto, ieri ho avuto la febbre; niente di mortale, come tutti ho ciondolato per casa in pigiama drogandomi di tachipirine e the caldo per tutto il pomeriggio ed anche tutta la sera, e naturalmente ho fatto un po' di muffa davanti alla televisione. Negli ultimi anni io ho sviluppato un rapporto abbastanza particolare con quest'oggetto, ovvero passano anche tranquillamente mesi senza che io l'accenda, non fosse che quando mi stendo sul divano con la copertina di lana ed il telecomando Sky tra le mani allora non me ne stacco più, e come ieri, ci ho passato davanti circa sei ore dimenticandomi persino di fare pipì e di portare fuori il cane, che invece di fare pipì non si dimentica affatto e a mezzanotte ho dovuto pulire le scale mentre la cagnolina in questione, che si chiama Lilli ed ha sedici anni, mi guardava da lontano sfidandomi ad arrabbiarmi con lei.
Detto questo, tra un paio di puntate dei Simpson, uno speciale su Angelina Jolie, uno su Micheal Jackson e svariati servizi delle Iene mi sono imbattuta in Disaster Date.
Disaster Date è un programma molto simpatico che trasmettono su MTV intorno alle 19, in cui a dei poveri malcapitati vengono organizzati appuntamenti al buio fittizi con esseri umani improbabili che incarnano tutto ciò che essi aborrono nell'altro sesso; è divertente, sul serio, ho visto una tipa che detesta Tiger Woods ritrovarsi a mangiare giapponese con un tizio in tenuta da golf che dal nulla si è messo ad organizzare una partita in mezzo al ristorante, ed un'altra ragazza imbarazzata dal suo seno troppo grosso che beveva un caffé con un tamarro che continuava a gridare 'ehi, belle tette!', e via dicendo.
Ovviamente dopo 60 minuti viene svelato lo scherzo, i protagonisti vincono un dollaro per ogni minuto passato in compagnia dello squilibrato in questione e poi tutti si fanno una gran risata; mi rammarica, mi rammarica molto che questo programma non esista anche in italia, perché mi piacerebbe iscriverci una delle mie BF (di cui conosco ogni psicosi) o perché no, vedere qualche mio compagno di corso costretto a passare 60 minuti in compagnia di una shampista che gli urla di essersi appena soffiata il naso con un manoscritto quattrocentesco.
Detto questo, mi è venuto in mente di fare una lista di cose che non sopporterei nell'altro sesso ad un primo appuntamento, ovviamente al buio, e che voi tutti potreste usare se mai vi venisse voglia di farmi partecipare a Disaster Date, per vedermi impazzire in televisione.
Quindi, io Vanna nel pieno delle mie facoltà mentali non sopporto

1) Gli uomini senza senso dell'umorismo, del tipo che io dico 'oh sì, naturalmente Maurizio Costanzo è l'uomo più sexy del mondo' con evidente sarcasmo e loro rispondono 'ma come fa a piacerti? Cioè, non preferisci Antonio Banderas? Sei proprio strana...'.
2) Gli uomini che trovano divertenti i Cinepanettoni e derivati, 'prrrr-anvedichebuciodeculo-stofiodenamignotta-prrrrrr-anvedichezinne-mammamiacommesto' e magari ne recitano le spassosissime battute a gran voce stupendosi se tu non ridi, o sei non hai eletto Massimo Boldi a tuo idolo personale.
3) Gli omofobi, poiché avendo io un numero pressoché incalcolabile di adoratissimi amici omosessuali non credo resisterei più di cinque minuti in compagnia di uno che esordisce dicendo 'io non ho niente contro i gay' e poi mi chiede se indossano i tacchi alti il venerdì sera e se pensa che ci proverebbero con lui, perché nel caso sarebbe una buona idea organizzare due feste separate al mio compleanno, 'una con i ricchioni ed una senza' ma mica perché sono omofobo, ti pare, è solo che mi fanno un po' impressione...come i ragni, ecco, però non ucciderei mai un ragno, ma se lo trovo a passeggiare sul mio corpicino eterosessuale allora lo brucio e poi me lo mangio.
5) Gli uomini che non offrono da bere al primo appuntamento; è una questione di principio, di galanteria, di gentilezza, una cosa che si fa al primo appuntamento e poi volendo, MAI PIU', davvero...quindi se sono in cerca del portafogli e ti dico ingenuamente 'no, lascia, faccio io' ti chiedo come minimo di amputarmi le mani, spararmi in un ginocchio e pagare tu, non permettermi assolutamente di pagare io, sii furbo, ti sto mettendo alla prova.
(Postilla, se mi permetti di pagare perché comprendo che sei terrorizzato all'idea di contraddirmi allora sì, potrei perdonarti; se invece lo fai perché appartieni alla categoria 'braccino corto' allora dimmi, mi accompagni a casa tu o prendo un taxi? Facciamo che prendo un taxi).
6) Gli uomini che si presentano ad un appuntamento vestiti e pettinati come se stessero andando agli Oscar, unti di gel, di dopobarba e di cremina antirughe, con la cravatta, il papillon, le bretelle e le scarpette di vernice lucida buone forse a ballare il tiptap, non certo per portarmi a bere una birra.
7) I leghisti latenti con kefia al collo che trattano male i ragazzi che vendono le rose; non la voglio la stramaledetta rosa, non sei costretto a comprarmela, però evita di trattare il poveraccio in questione come se ti stesse fregando il portafogli e magari di chiamarlo 'negro' a mezzavoce, sorridendomi con complicità, perché è molto probabile che io stia già telefonando al servizio taxi di cui sopra.
8) Gli uomini monotematici che sarebbero in grado di passare anche due ore a parlarti di un argomento specifico, magari scientifico, tipo l'importanza del P Greco nella geometricafisicapplicata di cui tu non capisci assolutamente niente e che pretendono il massimo interesse dell'auditorium, peccato che in quel momento l'auditorium sia tu, nient'altri che tu, che hai iniziato ad avere difficoltà con la tabellina del sette e lì hai deciso che la scienza proprio non faceva per te.

Detto questo, sono nelle vostre mani; non vedo l'ora che Disaster Date arrivi in italia, e se mai dovessi tornare single vi prego, vorrei un sacco vincere 60 euro per passare 60 minuti in compagnia di un ragazzo che incarni tutte ed otto le caratteristiche, non fosse che mi conosco bene, è probabile che l'appuntamento finisca dopo quattro minuti o che invece di guadagnare 60 euro guadagni 60 anni di galera, ma ne sarebbe comunque valsa la pena.

9 commenti:

  1. Ma quale sarebbe il principio dell'offrire al primo appuntamento? Perché l'uomo dovrebbe pagare e la donna no? Può far piacere se succede, e ha un senso se la relazione è avviata e ci sono disparità di redditi, ma perché pretendere che l'uomo spenda soldi per passare del tempo con te? La presunta galanteria si è radicata quando le donne erano subordinate all'uomo e lui per questo pagava, non per chissà quale gentilezza, ora combattiamo per la parità, ma solo quando ci fa comodo? Io rivaluterei la posizione a riguardo, l'uomo non deve niente alla donna, e la vera gentilezza si misura in comportamenti che non hanno a che fare col portafoglio.

    RispondiElimina
  2. Ma guarda che io sono perfettamente d'accordo con te! E' un post 'ironico' e purtroppo mi è capitato che l'uomo in questione non offrisse non per principio né per 'gentilezza' ma solo per mera tirchieria! Io stessa offro da bere a uomini e donne indistintamente, trovo semplicemente carino che la prima volta il ragazzo insista, lo giudico un gesto simpatico ovviamente se fatto nel modo corretto :) davvero, forse mi sono espressa male ma la frase 'parità quando ci fa comodo' l'ho detta io stessa un sacco di volte.

    RispondiElimina
  3. PS: esperienza di un'amica, lei al primo appuntamento con questo tizio che continua ad ordinare roba, sia da bere che da mangiare, a fine serata lei dice 'non pagherai mica tutto te' e lui 'ah ok', e lei ci ha lasciato giù una cosa tipo 50euro, una cosa del genere è intollerabile, non perché costui sia un uomo, ma perché è un cafone!

    RispondiElimina
  4. ho assolutamente bisogno di una shampista.

    RispondiElimina
  5. Ti iscriverò a Disaster Date! In realtà volevo scrivere 'una shampista che ha sporcato di maionese la Bibbia di Magonza' ma poi mi sembrava troppo ampolloso.

    RispondiElimina
  6. più che ampolloso è brutale e disumano, roba da far rimpiangere al filologo la vita, da far frignare l'umbertoeco che c'è in tutti noi neoaccademici.
    non lo faccia mai più, il nostro piccolo cuoricino da critici del testo inizia a fare cric-crac.

    RispondiElimina
  7. A tal proposito il numero 9 della mia lista sarebbe: uomini che non appena scoprono che studi Lettere Moderne si vantano a gran voce di aver letto Il Codice Da Vinci in una notte e, perché no, ti scrivono sms in rima 'fu una bella serata, ti darei una ripassata, a prescindere e palesemente mi piaci immensamente'. Non proprio una true story, ma quasi...ahimé, quasi.

    RispondiElimina
  8. Scrivi proprio bene, il tuo blog è un ottimo modo per passare il tempo. Non metto chi sono anche perchè non mi conosci =D

    RispondiElimina