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11 febbraio 2013

Ateologia, un commento semiserio


C'era una volta un giovanotto ebreo che ce l'aveva con gli arroganti, e quindi l'hanno ammazzato in Croce - c'era una volta (e c'è ancora) l'infinita stupidità del genere umano che ha fatto di quel giovanotto un Dio. C'era una volta alcunii vecchietti vestiti in modo bizzarro che per lavoro e per passione cercavano di convincerci tutti che quel giovanotto ebreo fosse morto per i peccati che non ci siamo pentiti di aver commesso. E ci fu una volta in cui il capo dei vecchietti si guardò dentro e decise di lasciar perdere, decise che era troppo, decise di cambiar mestiere - e continuò a pensare quello che gli pareva, e continuò a credere che quel pane e quel vino fossero il corpo e il sangue del giovanotto ebreo, e che gli omosessuali sarebbero morti tra le fiamme dell'inferno ma si ritirò a vita privata e non lo disse più a nessuno, perché il capo dei vecchietti bavosi aveva studiato, sofferto, faticato per essere il capo e poi aveva capito che se un Dio esiste non può impedire che si faccia del male, ma almeno quel male non sia fatto a nome suo.

Ecco, oggi ho pensato che mi piacerebbe fosse andata così.
Ho per il Pontetice la stessa considerazione che ho Berlusconi, Grillo, Ingroia e tutti quelli che non voto: ciò che fanno non mi riguarda, ma mi interessa. Quindi, per la rubrica Ateologia: opinioni non richieste su cose che sono più grandi di me, mi piace pensare che sia andata così: che sia stato un gesto di umiltà nei confronti di una maggioranza che non lo riconosce più. Sono per il libero pensiero e il libero pensiero si sforza di accettare che al mondo ci siano, che so, uomini grassi che indossano camicie rosa e persone che pensano che la contraccezione sia peccato (pensateci...WTF?!). Non è sempre semplice ma io ci provo a lasciare che tutti credano pacificamente ciò che vogliono senza che io debba necessariamente convertirli o disprezzarli, solo dissociarmi da loro - e quindi il gesto di quest'uomo mi ha colpita, perché tra tutti i "leader politici" che dovrebbero levarsi dalle palle (un saluto agli amici di Siamo la Gente) mai mi sarei aspettata che l'avrebbe fatto proprio lui, il più conservatore ed estraneo agli altri leader, per ovvie ragioni.
Ho detto la mia e adesso, se vi va, non fate gli hipster e dite la vostra. 

PS:  non vedo l'ora che arrivi mercoledì per leggermi tutti gli approfondimenti di Vanity Fair, che su queste cose è in assoluto il top - per farmi perdonare dopo aver scritto questo post su quello che è il mio giornale prefe - #cosecheanessunointeressano.

2 commenti:

  1. Quando ho saputo la grande notizia ho guardato sul mio scaffale (fonte di ogni mia magra consolazione e incerta saggezza) e ho trovato quello che esattamente deve aver pensato il Santo Padre in questi momenti bui:

    "Io papa? Papa io?! Fussi cojone!
    Sai quant'è mejo affà lo scarpinello?
    Io vojo vive a modo mio, fratello,
    E nno a modo de tutte le nazzione.

    Lèveje a n'omo er gusto de l'ucello,
    inchiodeje le chiappe s'un sedione,
    mànnelo a spasso sempre in pricissione
    e co le guardie a vista a lo sportello.

    Chiudeje l'osteria, nègheje er gioco,
    fàllo sempre campà co la pavura
    der barbiere, der medico e der coco:

    è vita da fà gola e lusingatte?
    Pe me, inzin che non vado in sepportura,
    magno un tozzo e aritoppo le sciavatte."

    (Gioacchino Belli, 1833)

    PS: Dopo questo commento mi ritiro a vita privata anch'io, per non passare dal ruolo di "simpatico commentatore occasionale" a quello di "solito stronzo". Ciao.



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    1. Non male, e commenti del genere fanno sempre piacere, lo sai. Ciao a te - carina la cosa che dici sullo scaffale.

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