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17 febbraio 2013

Il sentimento più inflazionato del mondo

Si fa un gran parlare d'amore, sopratutto a San Valentino. L'amore è, iniziano sempre così. Non ho una definizione brillante o teatrale, non ho parole che possano andare bene a tutti. Io non so l'amore, tendenzialmente, cosa sia, e anche fosse non ve lo direi. Però delle cose le ho imparate, e le ho imparate grazie a te. Tipo che l'amore è grande, e copre tutti i silenzi.

Storie di fiori e gite in montagna
Ed è fare spazio, lasciarti entrare - aprire tutti i cancelli, lasciarti camminare tra i rovi. E' mostrarmi nell'interezza, raccontarti cose e scoprire che le sai già. E' sapersi, e viene dopo il capirsi e il conoscersi e ci sono coppie che non ci arrivano mai. Vedersi fino in fondo - e fino in fondo ogni volta stupirsi. Di come si muovono le tue dita mentre affetti i pomodori, della cura, della dolcezza, del rispetto, del modo che hai di vedermi per come sono realmente e contemporaneamente riflettermi nelle tue iridi per ciò che non sono e non sarò mai: guerriera, bella, regina di coraggio e acume. E' non avere bisogno di giustificarti: è sapere che è giusto così, che non c'è altro posto al mondo dove io desideri stare: e che c'è quiete, c'è luce, c'è gioia.
E' dimenticare il male, giorno dopo giorno è come non fosse mai successo, è sapere che per adesso a me davvero non serve altro, che di te io vivo e sopravvivo: la cosa più dolce, più importante, il moto primo.
E' dappertutto ed è sempre, nei fiori di montagna e negli scenari squallidi di queste periferie, è il desiderio che sia tu, che possa davvero essere tu.
Ecco, ecco cos'è per me.

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