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18 aprile 2012

Cose che non sono capace di fare

- Avere costanza nel gestire un blog, ad esempio.
- Scrivere autobiografie, anche brevi (e lo dicevo oggi, proprio oggi, e ci ho pensato su parecchio; a quella volta al laboratorio in università, e la prof. brava e gentile che chiedeva una nostra scheda di presentazione, se ci andava, e io non ci sono riuscita; e a quel ragazzo carino che ne aveva fatta una così bella ma talmente bella che la prof. gli aveva chiesto il permesso di leggerla a tutti, e a quanto l'avevo invidiato, era attraente di quell'attraenza che a me non attrae e palestrato e ordinato e pulito e sembrava incapace a prima vista di saper scrivere qualcosa di così gradevole).
- Resistere alla tentazione di mettermi o rimettermi a scribacchiare quando fuori piove.

Non posso farci niente - è più forte di me. Il passo di talpa della primavera quest'anno somiglia al movimento incerto di un bradipo, animale bellissimo, e la pioggia mi smuove sensazioni perché sono donna e metereopatica e quando piove non ho voglia di far nulla se non chiudermi in me stessa come un gomitolo e sbatacchiare i tasti per minuti e minuti senza dire niente. In questo mese e passa di assenza su un blog che non legge nessuno, nemmeno io, ho rivisto l'America e mio padre, ho fatto versioni di latino e sono inciampata nella mia stessa tesi, ho lavorato come al solito, pianto parecchio, visto piangere a mia volta - ho bevuto, riso, fumato, fatto cose e visto gente, ritrovato persone, sacrificato istanti, ricordato e scritto.
Ho persino tentato una dieta che non è una dieta ma una sorta di autopunizione in cui mangio pochissimo ma bene per evitare di mangiare pochissimo e male, e mi sono innervosita, divertita, eccitata, entusiasmata, spaventata, ricordata, persa e ritrovata.
Ho comprato una bicicletta che è nera, anziana e si chiama Priscilla; ha un cestino sul davanti e meriterebbe una riverniciatina, ma trovo che le riverniciate siano come il botox, trovo che i segni del tempo siano incredibilmente affascinanti su una femmina, fosse anche una bicicletta - e io stessa non vedo l'ora di avere le rughe, so già che mi verranno attorno agli occhi e alla bocca, e quelle attorno alla bocca saranno come parentesi in cui chiudere un sorriso precocemente invecchiato dalla nicotina ma sempre bello, tranne che in fotografia.

Il passo di talpa della primavera quest'anno somiglia all'immobilità del legno e della pietra, la primavera spinge attraverso le nuvole, la sento, eppure non fa che piovere; uno di questi giorni mi sveglierò e sarà già estate, e l'estate è la stagione più fredda dell'anno perché manca d'aspettativa, semplicemente é - e io non credo di poterlo tollerare, ho la sindrome da sabato del villaggio che con l'età non fa che acutizzarsi, se continuo così comincerò a sentirmi angosciata alle idi di marzo perché mi sembrerà di non avere più nulla d'attendere, nessuna speranza in cui confidare.

Sono malinconica perché piove, perché credo debbano venirmi le mestruazioni, perché rivoglio i miei capelli lunghi, perché mi sento vecchia, perché piove, perché piove e piove e piove, perché ci sono tante cose che non so fare e sono stata capace di elencarne solo tre - avere costanza con un blog, ma cerchiamo di provarci, cerchiamo di ritornare, su questo schermo e dentro me stessa, il meteo dice che pioverà ancora per diversi giorni.
E io ne avrò, hai voglia se ne avrò, di scarpe da bagnare - di pagine da scrivere.

5 commenti:

  1. Bentornata. Come primo intervento ti voglio chiedere una cosa. Il tuo profilo su splinder mi aveva colpito in modo particolare, la prima volta che l'avevo letto. Fu colpa di quella frase che incominciò il tutto. Mi avresti poi detto che erano delle parole tratte da una canzone di de andrè che tu amavi tanti. Io non lo sapevo e pensavo fossero tue. L'aver scelto quelle poche parole fece comunque la differenza, quel tanto che basta da fare da discriminante tra l'aprire un blog oppure un'altro. Tu sicuramente la ricordi, io non l'avevo salvata, mi farebbe piacere rileggerla

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  2. 'Anonimo' non so chi sei e mi dispiace, sopratutto perché mi fa piacere che tu ti ricordi di me dai tempi di Splinder :) sai che non ricordo assolutamente? Ricordi che blog era? Sicuramente mi verrà in mente ma ora proprio ho un vuoto, comunque grazie di tutto :)
    (PS, prova con 'Se ti tagliassero a pezzetti' ma non sono sicura!)

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    1. non mi sono firmato perchè nel commento precedente ti avevo dato un indizio che forse non tutti potrebbero darti. Il blog penso sia stato il primo che tu abbia tenuto, era privato e mi permettevi di leggerlo. Il titolo potrei anche trovartelo, avevo salvato anche delle pagine. Ma per la frase, quella non c'è modo. Se non la ricordi non ho modo di darti nessun spunto.

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  3. Non avevo capito fossi tu anche in questo post, prova col Cantico dei Drogati allora :)

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