(Ora che ci penso, la verità è che non ti penso)
Correre in bicicletta, ubriacarmi, ridere, abbracciare un'amica, abbordare una ragazza, imparare parolacce in tedesco, andare a un concerto, comprare sigarette, offrire birre, offendermi a morte, passare finalmente lo scritto di latino, inventare zio Gerberto, ordinare pizze, stappare bottiglie alla sagra del cinghiale, ascoltare 'Certe notti' cantata da una donna e che donna, aspettare mio padre, redarre testi, comprare un biglietto per la Sardegna, leggere poesie, mettermi un vestito, riprendere a mangiare anche se con fatica - e sopratutto sentire ancora qualcosa, qualcosa sul fondo del cuore, come un brivido silenzioso e del tutto inaspettato, che mi terrorizza che mi rende vulnerabile che mi fa gli occhi luminosi, qualcosa che non ha un nome ma c'è, è lì, a ricordarmi che certe cose non possono essermi portate via.
(Ora che ci penso, la verità è che non ti penso)
Certe notti te l'ho proprio dedicata mon amour (se quella donna sono io) e vedere che non ci pensi più sono più felice anche io. Ish <3
RispondiEliminapiù forte, più brava.
RispondiEliminail dialogo dentro sè
esprime più di
qualsiasi
esternazione
Grazie :) e grazie Fra, certo che eri tu, ti voglio bene! :)
RispondiElimina